martedì 12 marzo 2013

“Tanto vado in Francia”


[vi informo che sono in piena fase malinconiconostalgicaprecicloimminenteritornoacasa, e il post di oggi ne paga sicuramente le conseguenze]

Giorni fa (ormai settimane, in realtà), parlando con un’amica [manteniamo l’anonimato stavolta] in crisi su cosa direonondire-fareononfare mi sono ritrovata a dirle “Ma sì, vivi come se dovessi espatriare anche tu!”. Nessun pensiero (o quasi), nessuna preoccupazione per le conseguenze (più o meno). 
Istinto. 
O incoscienza. 
Chiamatelo come volete, ma credo davvero che sia l’unico modo per prendere più serenamente quello che ci capita e smetterla di farci problemi e viaggi mentali su cosa potrebbe succedere se…

[“..e l’Oscar per il film mentale dell’anno va a…”]

Da quando ho deciso di partire, la frase “Tanto vado in Francia”, più o meno sostituita adesso con “Tanto sono in Francia”, mi ha giustificata ogni volta che ho fatto qualcosa di stupido. E con qualcosadistupido non intendo rubare una macchina o saltare giù dalla terrazza di un albergo per finire direttamente in piscina (sto fenomeno si chiama balconing -.- cercatevi su youtube i video di questi pazzi). Intendo dire e fare esattamente quello che volevo e che sentivo più giusto per me, mettendo completamente da parte la razionalità. Il che non vuol dire che sia per forza qualcosadistupido, ma solo qualcosacheseciavessipensatoancoradipiùnonsosel'avreifatto.


È così che un soleggiato pomeriggio quasiinvernale la frase “Fanc*lo alle conseguenze, al domani ci pensiamo poi domani” è diventata improvvisamente uno stile di vita. Il fatto è che vivere le cose (e le persone) sapendo che poi me ne sarei andata per diversi mesi mi ha aiutata ad essere me stessa e a vivere esattamente quello che volevo.

Ora, non sto dicendo di lasciare il lavoro o di lanciarvi tra le braccia di qualcuno o di comprare un biglietto per una qualsiasi destinazione. Ma in fondo perché no? Se una di queste cose può aiutare anche solo un pochino a farci stare meglio e addormentarsi senza mille pensieri la notte… forse tanto vale farla.
Lo so che per me è più facile, io alla fine sono partita davvero e se fossi rimasta probabilmente le cose sarebbero andate diversamente, o forse no. 
Però così almeno posso dire: nessun rimpianto (grazie Max).

E in piena nostalgia anni 90, beccatevi questa:
883 - Nessun rimpianto

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