lunedì 1 luglio 2013

Non importa se vai avanti piano..

..l'importante è che non ti fermi!


Ho letto questa citazione (Confucio docet) qualche giorno fa e mi sembra che caschi proprio a pennello.
Un anno fa, più o meno in questi stessi giorni, prendevo in mano la prima cialdina e la riempivo di gelato a spatolate. Un lavoretto estivo grazie al quale mi sono divertita, ho conosciuto gente, ho messo su un paio di chili e fatto arrivare alle stelle i miei livelli di colesterolo. Quest'estate ripeto l'esperienza: cialde e coppette, gelato e granite, spatole, vaschette di pistacchio da ripulire in compagnia a fine serata, strani umarells con strane storiecheavreipreferitononsapere.
D'altronde, laurea o non laurea, non posso certo star qui e aspettare che qualcuno mi prenda per un lavorovero, e mentre attendo news dall'ennesimo "Le faremo sapere" vado a lavorare per gente che almeno umanamente mi ha sempre trattata come una persona.

La sensazione che ho avuto la prima sera, dietro al banco dei gelati, è stata.. strana, diciamo così. Mi sembrava quasi di aver lavorato lì fino alla settimana prima, non che fosse già passato un anno. Non so se per la stessa atmosfera di festa (e che festa.... una piccola piccolissima festa dell'unità, che poi senza gioco dei tappi che festa dell'unità è?!) o se perché lavoro di nuovo più o meno con le stesse persone. Ma non so bene come interpretarla, questa cosa: negli ultimi mesi sono andata letteralmente dall'altra parte del mondo, per poi tornare e ritrovarmi praticamente al punto di partenza.
Ok ok, ho visto e fatto tante di quelle cose da essermi guadagnata un background di esperienze niente male, è vero e non lo posso negare. Ma sta di fatto che -un anno dopo- sono messa sempre più o meno uguale a prima.

Comunque, riprendendo Confucio e le perledisaggezza... vado piano, giro in tondo, ma intanto vado. Sul "dove" stia andando preferisco non esprimermi.

Pensieri sparsi e considerazioni:
- credevo davvero che, in media, i brasiliani fossero più alti
- crollano i miei grandi progetti estivi: altro che viaggetti, mare e weekend da amici vari; i pochi soldi che riuscirò a mettere da parte quest'estate li spenderò per  comprarmi (se ci riesco) un mezzodilocomozione di terza o quarta mano e probabilmente per un pc nuovo, visto che nel mio portatile il monitor ha deciso di divorziare dalla plastica di supporto
- fortunatamente, l'orribile moda di quest'anno fatta di colori fluo e maglie informi, mi impedirà di sperperare i miei pochi averi. Meglio comunque limitare i giri in centro con i saldi...
- adesso che sono tornata in Italia, dovrei forse cambiare il nome al blog. Si accettano suggerimenti!
- "un gelato al giorno toglie il medico di torno". O forse no?
- mai, mai, MAI, dare il vero numero di telefono ai sorridentissimi addetti delle palestre Virgin: mi stanno chiamando più spesso loro con offertebazzachenonpotrairifiutare [e che puntualmente rifiuto] di quanto farebbe un fidanzato geloso con manie di controllo.

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