mercoledì 26 febbraio 2014

Trent'anni e non sentirli. (Forse)

Il primo bacio, la prima volta, il primo appuntamento, il primo giorno di scuola, la prima storia seria, il primo lavoro, la prima grossa delusione d'amore, il primo paio di scarpe costose (di solito comprate per rimediare alla prima grossa delusione d'amore. E anche alla seconda), la prima macchina, la prima vacanza con le amiche.
Ci sono diverse “prime volte” nella vita di una donzella, tutte più o meno importanti ed emozionanti.

E poi ci sono le prime volte drammatiche. Quelle che ti fanno assumere la tipica posa da urlodimunch: il primo capello bianco, il primo rinnovo della patente, la prima ruga.
Come dei riti di passaggio, sono quei momenti in cui ti senti una giovanevecchia, perché l'età anagrafica è ancora dalla tua parte - magari devi ancora superare i trenta - ma cominci a notare tutti quei segnali che ti fanno sentire improvvisamente incredibilmente anziana.

Eccone qualcuno basato sulla mia personalissima esperienza.
[Ogni riferimento a persone o cose è puramente casuale]
[Nessuna giovanevecchia è stata maltrattata per ottenere queste informazioni]


- Tra meno di due mesi compio 29 anni. E sarà l'ultima volta che avrò il 2 davanti nella mia età.
A meno che non arrivi a compierne 200.

- Capita sempre più spesso che qualcuno (giovani o vecchi non fa differenza) per strada mi appelli con un “mi scusi”.
Mi scusi?!

- “La sera leoni, la mattina coglioni” è un simpatico modo di dire che sta acquisendo sempre maggior significato. Bello far tardi il venerdì sera, andare a ballare, uscire dal locale e andare a sfondarsi di cornetti caldi e bomboloni pieni di crema. Salvo poi passare tutto il sabato in uno stato di coma profondo, aggirandosi per casa con la stessa espressione da zombie disperato e strizzando gli occhi di fronte a troppa luce.

- Rimanendo in tema “serate gggiovani”, sono diventata incredibilmente insofferente alla troppa gente accalcata che spintona e ti sta addosso. Chiaro segnale dell'età che avanza.
E poi vi è sicuramente capitato di arrivare in un qualunque locale, guardarvi attorno e notare che la maggior parte dei presenti ha in media 6/7 anni in meno di voi.

- Il rinnovo della patente. Il giorno che realizzi che sono già 10 anni che hai la patente - e quindi 10 anni dai bei tempi della scuola e dei pomeriggi dediti al cazzeggio sfrenato, e adesso volendo puoi anche insegnare a qualcuno col foglio rosa a guidare - è sempre un giorno difficile.

- La bacheca di facebook si popola di foto e status di ex compagni di scuola incinti o che si sposano. Faccioni pacioccosi di bambini, addii al nubilato, abiti bianchi, pancioni. Ovunque.

- Se in radio o in un locale passa “Everybody gets up” dei Five cominci a cantare esultante mentre quelli più gggiovani di te di guardano come se fossi scema. E se gruppi storici come i Backstreet Boys o gli 883 annunciano un concerto sei in prima fila il giorno che aprono le prevendite per comprare il biglietto e ti sembra di partecipare ad un evento di rilevanza mondiale.

[A proposito, a vedere Max io c'ero!]